Uniforme dei generali francesi Consolato e Impero
Non mi risulta esistano testi in italiano in cui l'argomento sia trattato. E' invece essenziale per
chi si appresti, come noi del Club, a dipingere soldatini come quelli recentemente prodotti dagli
eccellenti fratelli Perry per la loro Perry Miniatures, disporre di informazioni precise.
Cercherò in questa sede di rispondere a due domande essenziali:
1) Come era vestito un generale
francese ai tempi di Napoleone?;
2) Come si distinguevano i gradi di generalato?
Origini dell'uniforme da generale
Bisogna risalire al regno di Luigi XIV, il re Sole, nel 1670, per trovare delle disposizioni che cerchino
di vestire in maniera uniforme i generali. Fu il ministro Louvois, per ordine del Re, ad emanare delle
indicazioni di massima sulla necessità di uniformarsi. A quel tempo gli ufficiali superiori ed i generali,
tutti di nobile origine, tenevano in maniera eccessiva alla propria individualità e l'idea di indossare
abiti che li omologassero incontrò da principio molte resistenze. Regnava in proporzioni incredibili
quella che da tutti fu consacrata come " la fantaisie ".
Nemmeno l'esercito del resto aveva ancora
a quel tempo, una vera uniforme. Si può constatare che le disposizioni in materia di abbigliamento
cominciarono ad essere emanate più per la necessità di frenare gli eccessi che con l'intento di
razionalizzare le cose a priori. Il conte d'Argenson con l'ordinanza del febbraio 1744 fissò in teoria
l'uniforme dei tenenti generali e dei marescialli di campo. L'abito è blu, il gilet e i pantaloni sono
rossi. L'abito è adornato da un ricamo in oro rispettivamente doppio per i tenenti generali e singolo
per i marescialli di campo. Ma la Francia è la Francia e " la fantaisie " continua ad avere la sua
innegabile importanza. Compare questa volta la corazza, che viene all'epoca indossata volentieri da
gli ufficiali generali. La tenuta regolamentare dei marescialli di Francia, non esiste ancora. Neanche
in teoria.
Si deve attendere la Rivoluzione e i suoi sconvolgimenti sociali perchè, con regolamento
del 1° aprile 1791, tutto l'abbigliamento bianco dell'esercito venga regolato, ivi compreso quello dei
" cittadini " generali. Ma tale regolamento appena varato venne modificato. Questa volta per
l'influenza assunta nell'esercito dalla Guardia Nazionale. Fu la legge del 12 febbraio 1793 ad imporre
l'uniforme, contraddistinta dai colori nazionali dei volontari della Guardia Nazionale a tutto l'esercito
Ci vorrà del tempo prima che l'Armèe sia vestita tutta nello stesso modo e che il bianco sparisca.
Il regolamento verrà modificato nell'anno VII, che conserva ancora il collo alto e rovesciato.
Rimarrà in vigore fino all'anno XII.
Il regolamento del 1° Vendemmiaio anno XII
E' nel 24 settembre 1803 che venne emanata una lunga istruzione sulla tenuta dei generali. Verrà applicata per tutto il periodo dell'Impero, fino alla Restaurazione. Grande uniforme: il colletto rosso è dritto e l'abito ad un solo petto, cioè privo di risvolti si abbottona fino alla cintura. I risvolti alle maniche sono rossi. I bottoni sono in metallo dorato e recano un trofeo d'armi, coronato da un elmo e attraversato da un fulmine. Il davanti dell'abito, il colletto, i risvolti, le tasche e le code, sono i ornati da un ricamo largo sei centimetri. La veste, che si abbottona dal lato destro, al di sotto dell'abito è bianca ed è ricamata con lo stesso motivo, ma per una minore larghezza. I pantaloni sono blu e privi di ricami.
Tenuta da generale del Musee dell'Armèe di Parigi. Foto dell'Autore. E' l'alta uniforme regolamentare del gen. di brigata barone Pierre Miquel (1762-1819) indossata agli esordi dell'Impero. Notate la sciarpa in vita di seta di raso trapunta d'oro e celeste. Colletto e polsini sono rossi.
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Dettaglio della precedente, che consente
di vedere sul petto a sinistra, la croce
della Legion d'Onore e le spalline.
Essendo un generale di brigata, il ricamo
con motivo a foglie di quercia è semplice.
Foto dell'autore.
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Piccola uniforme
Differisce dalla seconda immagine perchè collo e risvolti ai polsi sono blu, il ricamo è largo solo 4 cm ed è
presente solo sul collo e sui risvolti alle maniche, la veste non è ricamata, le spalline sono diverse. Quando gli ufficiali non portano gli stivali da cavallo, possono indossare pantaloni bianchi e in estate possono acquistare la versione in nanchino.
In questa tenuta non si indossa la giarrettiera in gallone
dorato. L'alto bicorno è ornato da un gallone dorato di 8 cm di larghezza. La coccarda nazionale è
fermata da una ganza di colore dorato larga 18 mm, fermata a sua volta da un bottone. C'è anche un bicorno senza gallone per il servizio a piedi. In alta uniforme si portano gli stivali alti fino al ginocchio detti " alla scudiera ".
Con la bassa uniforme si possono indossare stivali con risvolto in cuoio naturale. La cravatta è bianca in tempo di pace, nera in campagna. Sopra l'abito un generale può indossare la redingote od il mantello, entrambi di colore blu. La redingote è a doppio petto, le tasche solo per lungo nelle pieghe, il colletto è rovesciato ed è sorretto da un colletto dritto, alto tra 7 ed 8 centimetri. Colletto e risvolti alle maniche sono ricamati per 4 cm di larghezza. Il mantello ha il colletto dritto e la rotonda dello stesso tessuto con ricamo di 3 cm di larghezza.
Quando in servizio
a piedi, i generali hanno al fianco una spada, a cavallo hanno una sciabola. Una coppia di pistole con il calcio dorato recante l'effigie della Medusa trovano posto nelle fondine della sella. Questa è, teoricamente, la tenuta dei generali di quella che sarà la Grande Armèe, che si sta già radunando al campo di Boulogne. Diciamo "teoricamente" perchè La Fantaisie, pur se ridimensionata, non morirà ancora per lungo tempo
Distintivi di grado del regolamento dell'anno XII
Ci sono tre categorie:
Generali in capo 1) i ricami sono quelli da generale di divisione 2) il cinturone è a fondo bianco con
trofei e ricami dorati 3) pennacchio di tre piume di struzzo rosse surmontato da un pennacchietto
bianco, il tutto per un'altezza non superiore ai 30 cm 4) la sciarpa in vita è in raso di seta bianca;
5) sul piatto delle spalline dorate compaiono 4 stelle e si ripetono sulla ghianda del nodo di sciarpa e
sulla dragona dell'arma.
Generali di divisione 1) il cinturone è a fondo rosso bordato d'oro 2) stessi ricami 3) pennacchietto
con la metà inferiore bianca e la metà superiore blu 3) le stelle sono tre 4) la sciarpa è in seta di
raso oro e rosso.
Generali di brigata 1) i ricami sono semplici e non doppi come quelli dei precedenti 2) la sciarpa di
seta è dorata e celeste 3) il pennacchio è composto da 3 piume di struzzo azzurre sormontate da
un pennacchietto per metà bianco e per la metà superiore rosso 4) le stelle sono due 5) il cinturone
è a fondo celeste bordato d'oro.
Marescialli dell'Impero
ricordiamo che quella di Maresciallo è una dignità, non un grado.
Essi sono sempre generali di divisione. Con l'Impero conservano la sciarpa in vita di seta bianca e oro. Sparisce il cinturone alto e
viene adottato quello basso con fondo oro e dorature. Quello che li distingue è il mitico " bastone ",
quello che, teoricamente, ogni soldato francese potrebbe avere nello zaino. Lungo 30 cm è un tubo
ricoperto in velluto azzurro, impreziosito da fondelli e aquile dorate. Esso si tiene con la mano destra.
Sui bottoni dorati dell'uniforme sono presenti 2 bastoni incrociati. Con la gran tenuta si indossa il
pennacchio dei generali in capo.
Conclusioni;
vediamo così che a parte il bastone, che essendo ingombrante viene per lo più lasciato con i bagagli,
le differenze esteriori tra i generali francesi sono affidate a dettagli minuti.
Da una certa distanza e a prima vista, non doveva essere facile riconoscere il grado di un generale.
Generale di divisione a cavallo
in bassa tenuta secondo l'ordinanza
dell'anno XII. Questo splendido insieme,
che consente di vedere la sciarpa rossa e oro
ed il ricamo delle code, appartiene sempre
al Museo dell'Armèe, ma si trova nella collezione ospitata al Musee de l'Emperi di Salon de Provance.
Foto dell'autore.
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Ottobre 1806
Ottobre 1806. Berlino, attonita dopo la doppia " Katastrophe " di Jena e Auerstadt deve assistere all'entrata in città solenne dei vincitori. Tutti sono in piedi sotto la Unter der Linden. Le truppe sfilano. Granatieri e Cacciatori della Guardia a piedi, Granatieri a cavallo, Cacciatori a cavallo e Mamelucchi nelle loro tenute carnascialesche. Ecco i marescialli, Berthier, Davout, Augerau, Lefevbre, scintillanti di dorature e coperti di decorazioni. Ma su un solo uomo convergono gli sguardi di tutti. Indossa una redingote grigia senza ricami e un bicorno senza galloni nè piume. Di lui non si ammira l'uniforme o il modo di cavalcare. Ma si ammira, anche a malincuore, il genio militare.